04.12.2020 15:19
Ecco perché tutti i bambini approfittano di «play more football»
Il divertimento e la motivazione di tutti i bambini sono al centro di «play more football». Beneficiano di più tempo di gioco e quindi sperimentano molte più azioni tecnico-tattiche «efficaci» e «non efficaci». Grazie al nuovo formato di gioco combinato, approfittano dei vantaggi dei piccoli e grandi terreni da gioco e quindi imparano in modo più versatile e variato di prima.
I vantaggi di giocare su campo piccolo: ogni bambino potrà sviluppare più azioni (tiri, reti, passaggi, tocchi di palla, duelli), vivere variate situazioni di gioco, prendere decisioni rapide con e senza palla in uno spazio ridotto, sperimentare una maggiore partecipazione sentendosi coinvolti e riuscendo a «farsi vedere».
I vantaggi di giocare su campo grande: imparare le posizioni di gioco e l'orientamento sul terreno, eseguire scatti e passaggi più lunghi, giocare con una grande porta e portiere.
I vantaggi di giocare su campo piccolo e campo grande («play more football»): più tempo di gioco, più azioni e momenti di apprendimento, una formazione più versatile, più divertimento e motivazione per tutti i bambini.
«Nei tornei, l'obiettivo è sempre quello di vincere, ma in modo che tutti i bambini siano coinvolti e che possano apprendere dalla competizione.»
Joy Lara Walker, responsabile del calcio per bambini nella Svizzera tedesca
Problemi della situazione attuale e soluzioni con «play more football»
Situazione attuale: i bambini forti e maggiormente sviluppati (giocatori «dominanti») sono particolarmente impiegati nelle competizioni (subiscono un influsso diverso rispetto all’età relativa), questo aumenta ulteriormente le differenze all'interno della squadra e svantaggia gli altri bambini.
Soluzione: più tempo di gioco durante i tornei per tutti i bambini (giocatori «dominanti» e «non-dominanti») grazie a squadre più piccole e quindi con meno giocatori di sostituzione.
Situazione attuale: i bambini minormente sviluppati possono nascondersi nel campo grande o non vengono coinvolti e quindi partecipano marginalmente alle azioni di gioco e ai momenti di formazione.
Soluzione: aggiunta di campi piccoli nei tornei, dove tutti i bambini (giocatori «dominanti» e «non-dominanti») sono coinvolti nelle azioni e imparano.
«Sul campo piccolo i bambini devono prendere decisioni più rapidamente e partecipare più attivamente al gioco. Per esempio, fanno più passaggi, più duelli e segnano più reti. Ne beneficiano sia i bambini minormente sviluppati sia i giocatori dominanti. La promozione della formazione calcistica risulta in questo modo più variata che giocando solo su campo grande.»
Dominik Müller, responsabile generale del calcio dei bambini